McLeod Ganj (India)
Per un monaco buddhista, il dibattito è un aspetto fondamentale del proprio curriculum. Serve ad affilare le proprie capacità critiche e testare le proprie capacità di spiegare e discutere vari insegnamenti. I monaci si allenano periodicamente al dibattito ed è un mezzo efficace per espandere la mente, aumentando l'acutezza mentale, sviluppando capacità di analisi, e guadagnando lucidità interiore. Il dibattito praticato dai monaci tibetani è unico nel suo genere e si svolge normalmente in due: un difensore ed un interrogatore. Solitamente il ruolo del difensore è destinato ai più novizi, mentre l'interlocutore è un monaco più esperto (aspetto che può variare). Ogni ruolo ha regole rigide e nessuno dei due può tenere con se appunti delle proprie tesi: i monaci devono ricordare tutto a memoria. Il difensore rimane seduto ed ha il ruolo di affermare una tesi e cercare di difendere la propria verità. Lo sfidante interlocutore invece è in piedi e pone domande nel tentativo di portare il difensore ad accettare affermazioni contraddittorie o assurde.
Esempio:
"A: Un contadino ha una coda?
B: Certo che no
A: Un contadino ha una mucca, un cavallo od un cane?
B: Sí
A: Quindi un contadino ha una coda!"
Il dibattito comincia con un rituale dove viene invocato attraverso un tono forte ed acuto, Manjushri, il bodhisattva della saggezza. Poi l'interrogante, che è in piedi, comincia l'interrogatorio a voce molto bassa e appena udibile. Si piega in avanti dolcemente verso il difensore, che è seduto, come un segno di umiltà e rispetto. A questo punto, l'interrogante indossa il suo abito in stile consueto, con la spalla sinistra coperto, e la spalla destra nuda. Questi gesti iniziali e discorso morbido sono parte di una strategia abile progettato per portare un falso senso di sicurezza nel suo avversario.
Il difensore presenta la sua tesi. L'interrogante solleva dubbi. Come lo scambio di botta e risposta avanza, cresce il dibattito sempre più animato, appassionato, e fisicamente intenso, con un sacco di forti applausi e vivaci scambi verbali.
Il difensore ha tre possibili risposte:
1. "Accetto"
2. "La ragione non è stabilita"
3. "Non pervade"
Non appena l'interrogatore riesce a portare il difensore all'errore ed alla contraddizione, egli si lega la parte superiore della veste intorno alla vita, come segno della sua comprensione e il controllo. Non si piega più in avanti, ma si alza alto e fa vigorosi ed ampi gesti, battendo le mani a gran voce per sottolineare il potere e la decisione dei suoi argomenti. Battere le 2 mani insieme rappresenta l'unione dei due aspetti del cammino: la sapienza e il metodo.
Vedere questi monaci dibattere cosí animatamente, prendere la rincorsa ed applaudire difronte al proprio "avversario", è davvero unico ed interessante (anche rumoroso).
Nikon D7100

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Commento da/Comment by Luca Fecarotta su/on 15 Ottobre/October 2015 a/at 7:10

Grazie mille!!


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Commento da/Comment by Luca Fecarotta su/on 10 Ottobre/October 2015 a/at 16:00
Grazie mille a tutti!!

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Commento da/Comment by Carlo Politi su/on 10 Ottobre/October 2015 a/at 14:27

Bello lo scatto ed eccellente la didascalia. Ottimo lavoro Luca.


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Commento da/Comment by Silvio Maggioni su/on 10 Ottobre/October 2015 a/at 11:53

 Bello scatto e interessante la spiegazione in didascalia


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Commento da/Comment by Giorgio Badiali su/on 10 Ottobre/October 2015 a/at 11:13

Molto bello il tuo racconto, ottimo anche lo scatto 


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Commento da/Comment by Stefano Trabalza su/on 10 Ottobre/October 2015 a/at 9:46

Della foto apprezzo il BN e la composizione. Ottima la didascalia.


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Commento da/Comment by Nicolò Poio su/on 10 Ottobre/October 2015 a/at 9:32

Importante testimonianza dei monaci buddhisti, avvalorata da una prefazione ricca e dettagliata. Ottimo il B/N, complimenti per tutto !       


Diamond
Commento da/Comment by Antonio Esposito su/on 10 Ottobre/October 2015 a/at 9:04

Ricca didascalia e la foto una piccola testimonianza di tutto il rito. Da quello che ho capito... Questi monaci, stanno sempre in preghiere, in contemplazione, in allenamento spirituale e quelli di cui nella didascalia.. ma quando lavorano fisicamente ? Tipo ristruttura il loro tempio, lavorare l' orticello .. insomma per procurarsi il da mangiare ?  O vivono solo di elemosina ?   


Staff
Commento da/Comment by emilio bertolotti su/on 10 Ottobre/October 2015 a/at 9:00

ottimo il bn e la narrazione


Staff Senior
Commento da/Comment by Roberto Buttura su/on 10 Ottobre/October 2015 a/at 8:36

posso leggere a puntate? stupenda , straordinaria la storia , incredibile , mi e' venuta alla mente Atene con Socrate , sublime

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