Loro sono lì mentre passi veloce per le vie della città cercando nelle vetrine la camicia da abbinare all’abito scuro per la riunione di domani…
E sono lì, mentre scendi rapido dal treno per salire sull’ennesimo taxi della giornata....
Sono lì, eppure nessuno li vede, o forse non li vuole vedere…perché fanno male alla coscienza, o solo perché non sono “belli da vedere”….
Sono accanto a noi ogni giorno, ovunque, eppure assenti, invisibili, segno tangibile di quella sofferenza e di quella debolezza che la cultura moderna ci ha abituato a classificare come inadeguate…
Eppure a volte mi sento come loro…la vita mi scorre accanto indifferente….e gli altri non sentono e non vedono quello che sei realmente, quello che senti dentro, e che ti esplode dentro come un’onda fragorosa….
E allora gli regali ciò che puoi in quel momento..un semplice scatto, nella speranza di riconoscergli quella dignità che la società gli nega, ma che loro hanno e che, forse, è molto più grande della nostra….perchè forse non siamo stati più bravi di loro, ma solo più fortunati…
Commento/Comment
Grazie per i vs contributi. Sono felice che un tema a me molto caro abbia suscitato più di un'emozione. Sono particolarmente legato a queste immagini, peraltro scattate in momenti e città diverse, in un periodo che seguiva ad una lunga permanenza in Bosnia Herzegovina: un'esperienza che ha amplificato la mia sensibilità per i più sfortunati, ed ha profondamente cambiato il mio modo di vedere (e di fotografare) uomini e cose.
Per quanto attiene all'aspetto tecnico, devo riconoscere che grana, rumore e mosso (presenti nelle tre foto della serei) sono essenzialmente legati all'uso di una compatta digitale di primissima generazione (che sparava pixel bianchi già a 200 ISO) e, visto il contesto, dalla necessità di essere il più discreto possibile.
Grazie ancora a tutti voi.
Situazioni comuni in ogni nazione, deprimenti se mentalmente collegate a sprechi, cattive gestioni, intrallazzi, disattenzione verso le necessità sociali più impellenti e gravose. Maggiormente colpevole il "ricco" mondo occidentale. Un impiego alto del mezzo fotografico quando documenta e denuncia.
trovo le tue immagini spendidamente eleganti e questo contrasta non poco col soggetto.questa è poi struggente nell'immobilità che accompagna l'indifferenza.....hai pensato a realizzare un portfolio?
talvolta sono sufficenti poche immagini come questa per realizzare un libro.saluti
triste,reale e bella !!!!!!!!!!!!!
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