Spaziotempo

ovvero

pancromatismi di un'incosistenza avvenire

_______________
Nikon F-801
Nikkor AF 3.3-4.5/35-70
Filtro Marumi UV Haze (non skylight)
Pellicola sottomarca (credo gruppo Scotch/3M)
marchiata “MA3126 87-3”, 100 ISO

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Commento da/Comment by Daniel Piras su/on 4 Ottobre/October 2012 a/at 23:23

E scusate il “papiro”.

Approfitto anche dell'occasione per prendere a volo anche due spunti emersi - aldilà dei difetti della mia foto che poi magari sposto in un nuovo argomento.

 1. Come usate la nitidezza nel ritratto e nelle foto? Io per esempio amo i forti contrasti e nitidezza nelle foto strutturali e architettoniche (poi è da vedere se io sia capace di ottenerle), viceversa nei ritratti delicati o artistici.

 2. Che profilo colore usate per tenere fedele lo spazio colore? come calibrate il monitor senza strumenti costosi? E a quale temperatura colore lo regolate?

Scusate e grazie per la pazienza a tutti miei costruttivi critici! :-)

Commento da/Comment by Daniel Piras su/on 4 Ottobre/October 2012 a/at 23:16

Ciao ragazzi, grazie! proprio quello che volevo... che piovessero critiche e opinioni...!
Rispondo a tutti in ordine cronologico.

  @Wolf: è vero, al momento della foto cercavo un'asimmetria, non ricordo poi come e perché ho fatto questo taglio, ma adesso è chiaro che il taglio è il peggior difetto dell'immagine. E il mio peggior difetto potrebbe essere la scarsezza di attenzione e tecnica nella composizione dell'immagine.

 @Maus: idem c.s. per il piede, pessima idea. È vero anche che il contrasto e la “quantità di bianco” sulla maglietta è venuto eccessivo.
Il rosso saturo della giostra di sfondo, invece, è voluto, ed era già vivace naturalmente, ma ho usato apposta questa pellicola perché avevo notato la sua tendenza a separare con forza le componenti colore e rendere un rosso vivace. Però spero di non vederlo troppo “raffreddato” rispetto agli altri. Ho un monitor CRT calibrato (si fa per dire, non ho un vero “spyder” per calibrare bene) su spazio colore Adobe sRGB mentre la temperatura colore l'ho settata a 9.300 °K, piuttosto fredda, seguendo i consigli che lessi da un grafico professionista per i lavori di grafica, fotografia e fotoritocco (ma poi ho letto anche molti pareri discordanti). Io vedo un rosso acceso, molto vivo ma ancora naturale, più o meno come era in realtà, forse leggermente più carico. Non vorrei quindi vedere qualcosa che è già vivace nel mio schermo e fuori gamma altrove. Se regolo lo schermo su 6.500 °K per esempio, la foto la vedo snaturata, l'erba ingiallita, il rosso fastidioso, il cielo un po' troppo intenso.
A questo proposito se qualcuno è esperto e sa guidarmi nella calibrazione ottimale del monitor gliene sarei grato.
Comunque i colori saturi sono originali e voluti con l'uso di questa pellicola, ma, mi ripeto, ho i dubbi su come gli altri vedano l'intensità e purezza dei colori (appena riesco controllo con altri computer).

@Roberto: per i piedi è assodata la “porcheria”. Nitidezza come? Magari sbaglio, però ho voluto fare così: lo sfondo è volutamente fuori fuoco senza essere del tutto sfumato, in modo che si intravedesse il contesto, mentre il soggetto, quando faccio ritratti -specie se un po' surreali come questo oppure romantici- lascio che rimanga impercettibilmente sfocato per ammorbidire, per giunta di solito apro parecchio (meno di f/4, se posso) per la stessa ragione (meno accuratezza di definizione, meno lunghezza focale, pelle e colori più morbidi) per addolcire il tutto senza usare Photoshop, e per ammorbidire la pelle (se si vedono con precisione la struttura e i difetti dell'epidermide è una foto utile per la ricerca medica di dermatiti, ma non un ritratto).
Sulla qualità del bokeh non so se sono soddisfatto. Però secondo me alcune caratteristiche sono difetti in certi contesti e pregi in altri a seconda vorrei ottenere. Per esempio, è buona norma evitare le diffrazioni, gli hot spot, i flare, lo sfocato, la vignettatura, la scarsa nitidezza, etc., ma gli stessi effetti possono essere voluti -e io spesso li voglio-, non a caso a volte uso i filtri in vetro (quantunque ormai suonino anacronistici al cospetto del fotoritocco) pronti all'occorrenza che fanno esattamente l'opposto delle regole suddette: difrattori, diffusori, filtro flou, starcross (Tamron C.S), diffusore spot (Tamron Sand Spot), effetto nebbia (Marumi Foggilizer), etc.
Quindi la mia preoccupazione è intendersi sul linguaggio e sulle definizioni, nei particolari. Se c'è del micromosso in un soggetto fermo sono io da fucilare a vista, se il viso ha un focus morbido (ma non lo vorrei nemmeno troppo sfocato) e lo sfondo è abbastanza fuori fuoco l'ho voluto.
Aiutami a capire cosa intendi per nitidezza.

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