Commento/Comment

Commento da/Comment by Giulia Riccobono su/on 28 Luglio/July 2011 a/at 7:24

non chiamiamolo Nano, per rispetto per le persone con questo problema mica per altro, quello che posso dire è che la situazione è ancora a casette di legno che cominciano ad avere seri problemi (il clima dell'Aquila non è proprio ideale) e gli sfollati è un anno e mezzo che sono stati cacciati dagli hotel perchè lo Stato non pagava....

queste sono quelle piccole cosette che non si sanno... come non si dice che era stato dato l'ordine di rimanere nelle case il 6 aprile 2009 mentre la prefettura, STRANAMENTE, quel giorno fu evaquata alle 23, coincidenza?

Diamond Commento da/Comment by Stefano Trabalza su/on 27 Luglio/July 2011 a/at 21:15

Decisamente uno scatto inquietante, dimostra la devastazione che ha causato il terremoto. Mi sembra comunque che la ricostruzione sia ancora ferma, ma a differenza di quanto è stato fatto da me in Umbria, in Abruzzo, si sono sistemate prima le persone dignitosamente, (non circa 8 anni in container e in casette di legno), poi arriverà anche la ricostruzione..... Me lo auguro, ma me lo sento pure perché gli aquilani non sono fessi.

Commento da/Comment by Giulia Riccobono su/on 27 Luglio/July 2011 a/at 9:59

in realtà io sono di Roma e vivo a Roma, ma studio all'Aquila da prima del terremoto, per questo fa parte del mio cuore.

Per Roberto: secondo me in questi casi devi scegliere, puoi credere alle persone come me (a cui non viene niente in tasca perchè sono solo una spettatrice di quello che è successo prima e dopo il terremoto), puoi non credere a nessuno ed andare a vedere con i tuoi occhi, puoi fidarti di quello che scrivono i giornali o che raccontano i telegiornali (io sinceramente non lo faccio)... c'è un'unica cosa che secondo me le persone non dovrebbero proprio fare: coprirsi gli occhi

Commento da/Comment by angelo cirilli su/on 27 Luglio/July 2011 a/at 8:51

Roberto di quoto pienamente . . . Giulia il tuo lavoro e ottimo, e lo fai per la tua terra . . . sei encomiabile.

Mai mollare mai . . . . questa foto è un manifesto per tutti quelli che stanno soffrendo per la perdita della propria casa.