Commento/Comment
Grazie Cinzia del bel commento!!
roby
Cara Antonella, il piacere di scambiare impressioni, opinioni e punti di vista è un piacere per me inoltre, è quello che sempre mi auguro di fare con le persone che osservano le mie foto. Beh entrando nel merito mi hai citato la MITICA Antologia di Spoon River!! Penso che TUTTI, indistintamente, la dovrebbero leggere e meditarci sù, specialmente di questi tempi. Tu l'hai letta ai tempi del liceo, ebbene io pure, seppure con qualche decennio di anticipo! E', e lo sarà sempre, uno dei miei libri preferiti.
Come già ti ho detto, le tue osservazioni sono molto interessanti e pertinenti; il confronto con idee e punti di vista "diversi" dal mio, sono sempre costruttive, se sono motivati ed espressi con intelligenza.
Per questo sono io che ti ringrazio di questa bella chiacchierata e ti aspetto per altri "scambi"!
Un caro saluto,
roby
Si... Chi ha letto quel libro ogni volta che vede un nome inglese su una lapide pensa a Spoon River (O al massimo a De Andrè: "dormono, dormono, sulla collina....")Bella Roberto, un argomento non facile e scomodo come un letto pieno di sabbia.
:-))
Carissimi amici, per una svista ho caricato questa foto con dimensioni maggiori di quelle consentite.
Mi spiace se qualcuno, in particolare Antonella non ha potuto leggere la mia risposta. La rimetto adesso sotto questa foto "regolamentare".
@Antonella. La tua lettura e le tue considerazioni, sono giustissime. Devo però replicare, non certo per giustificare le mie scelte ma solamente per motivarle.
Motivi di disturbo non c'erano. le lapidi continuavano tranquillamente con tutte le generalità dei poveri defunti. La mia scelta di "tagliarle" è precisa ed il mio intento era quello di rendere più "anonime" possibile le tombe e le lapidi, come a rappresentare un qualcosa di "universale" e non di "particolare" della morte. Le tombe e le lapidi SONO la morte una e senza nome.
La scelta del taglio e della ripresa lineare e non dal basso, col muro a "chiudere" l'inquadratura, senza cielo od altri "sfoghi" di luce è voluta anche questa perchè il "corvo" metaforicamente dovrebbe rappresentare una sorta di "custode" al quale è stata affidata la "sorveglianza" della sua parte di cimitero, ristretta e chiusa, avulsa dal resto del mondo dei vivi, quindi senza cielo o alberi o altre cose terrene. Il corvo lì è il padrone ed il guardiano!
La granulosità è come hai intuito, voluta, per drammatizzare ulteriormente la scena.
Spero di essere stato chiaro.
Grazie 1000 di nuovo a tutti per l'attenzione.
Grazie di nuovo e ciao a tutti!
roby
Benvenuto in/Welcome to
FOTOGRAFIA PUNTO D'INCONTRO
©GrefMultimedia
© 2025 Creato da R.
Tecnologia/
Badge | Segnala un problema/Report an Issue | Termini del servizio
Devi essere membro di FOTOGRAFIA PUNTO D'INCONTRO per aggiungere commenti!/You need to be a member of to add comments!
Partecipa a FOTOGRAFIA PUNTO D'INCONTRO/