Commento/Comment
è un piacere trovarti qui...oltre2!
ti ringrazio per la tua analisi...
...come forse avrai intuito dai commenti sotto (che credo abbia letto)
questa foto era un provocazione...prima di tutto a me stesso!
PS-rileggersi dopo quasi 2 anni...è come non riconoscersi in una fotografia datata
...e contemporaneamente dare misura al proprio "divenire"! ciao! (e grazie!)
bello scatto...bella la strada in entrata che guida lo sguardo dentro lo scatto
carissimo Roberto, ti ringrazio del bellissimo commento che hai "inciso" su questo tronco!
La tua interpretazione della foto come vuoto non apparente e visibile ma "interiore" e strettamente personale...mi piace...come mi sono piaciute quelle di tutti gli altri che hanno partecipato!
E' chiaro, per tutti, che la foto non voleva essere il soggetto principale ma solo un "tramite" per arrivare a questa "profonda discussione" che è un pò anche, in un certo modo, la definizione del "bello"...ma non in senso strettamente (o comunemente) estetico!
Io spesso uso l'attributo "bello" per definire una foto o un'opera che suscita emozioni: ciò forse è un errore lessicale...eppure è in qualche modo "legato" all'aspetto delle cose, pur se ne supera il "limite" (spero di non risultare faticosissimo!).
Arrivo al dunque (scusandomi se appaio insistente e ripetitivo): io non volevo far sentire il "brutto" di una passerella vuota, in particolare, ma il "brutto" di una foto che, a livello mio personale, non soddisfa perchè non raggiunge alcun significato! E questo non (o non solo) perchè manca qualcosa in uno spazio vuoto! Avrei anche potuto rappresentare una foto affollata di cose e persone...senza vuoti apparenti...ma con un'anima "vuota"!
Considerato che ti fosse già tutta chiara questa mia spiegazione, deduco che il fattore "X" di una foto resta personalissimo: tant'è che tu, in questa foto, non ritrovi il mio "vuoto" fotografico_esistenziale...ma un significato di "cammino da percorrere"...di "futuro" o ancora di "destino".
Ciò però non pone in antitesi i nostri pensieri, ma li evidenzia come "diversi"...dimostra che l'interpretazione di una fotografia "supera" quella autentica dell'autore...dall'osservazione, infatti, si genera un'idea nuova, autonoma da quella originale! Specie quando (e questo è quello che volevo sottolineare) uno pubblica una foto che sceglie "al negativo" non perchè gli piaccia ma, anzi, perchè la "detesta"!
E qui ritorno all'esercizio che proponevo, cioè alla autodeterminazione del proprio limite inferiore di "accettabilità" di una foto...al confine del proprio concetto del "cazzicanismo": in parole povere...perchè non pubblichi quella tua foto che pure se perfetta tecnicamente "non ti dice niente"? Esponendola potresti "trovare" tanta gente che ti dice che è interessante ma anche qualcuno che, criticandola negativamente, "centra" la tua opinione! oltre che divertente sarebbe, a mio avviso, anche molto istruttivo per vari versi!
Ovviamente io questa me la sono bruciata, ormai....però non escludo che ne proporrò altre.
In effetti, come tu sostieni, un mio vuoto c'è: ormai sono un pò stanco della bellezza di un tramonto fantastico (che o si ripete in 10.000 pseudo_varianti o si spinge verso psichedeliche rappresentazioni)...mi interessa esplorare la frontiera del "non bello" fino a ritarare l'estetica, azzerando tutto e ripartendo appunto dal concetto di "vuoto esistenziale" fotografico!
che ne pensi? è un'idea assurda o.... (scusami!)
Ho letto tutti i commenti (che fatica!) di chi mi ha preceduto e, naturalmente le tue risposte ( che faticaccia!!). Per come la vedo io, questa foto, o meglio, la tua "rappresentazione" del Vuoto è piuttosto positiva. Colori, piante, mare blu sullo sfondo, il sentiero di legno illuminato.......esprimono il concetto di partenza in modo molto solare, come se il vuoto non sia in quello che ci mostri ma forse, e dico forse, un tuo "vuoto" personale, intimo che certamente non possiamo intuire. Facendo un volo pindarico si potrebbe associare il tuo scatto all'ermetismo di Quasimodo che, a suo modo, ci fa sentire il Suo "vuoto" con le splendide parole della sua poesia....................
Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera.
Il "vuoto", soggetto ed oggetto della foto, ognuno lo percepisce nel suo io più profondo per cui non lo possiamo "definire" in modo assoluto. E' un fatto estremamente personale e, volendolo rappresentare con una immagine, è evidente che non può essere recepito alla stessa maniera da chi la osserva.
Io, ad esempio, in questa foto, non vedo il "vuoto" ma vedo un cammino, un cammino verso un qualcosa di reale e "pieno" di vita.
Un percorso non molto agevole (sul sentirino di legno) verso un traguardo positivo (il mare blu sullo sfondo), ostacolato dai problemi e dagli ostacoli della vita ( il ramo dell'albero che sembra svoglia sbarrae la strada), il tutto illuminato dal sole che riesce a filtrare dal fogliame.
Il vero "vuoto" sta dentro di noi e nessuno può conoscerlo all'infuori di noi stessi, forse!
Comunque la foto mi piace!
roby
Anto...mi fa molto piacere che sei interessato a quello che volevo rappresentare!
Ti "sento" oltre che appassionato anche un gran curioso e ricercatore della materia...spontaneo..."naif": tu sei l'uomo dall'intuito naturale, l'uomo dell'improvvisazione..."'n omo de core" (direbbero a Roma). Qual miglior cane da tartufo ci potrebbe essere?...nell'individuare il soggetto etereo del tema che sto proponendo con questa foto, che diventa a questo punto un indizio per seguire la tua "traccia" che ti porterà al tuo "vuoto" (ovviamente non interiore nè...materiale...ma fotografico!).
Psicologicamente il mio "vuoto" non è uno stato d'animo (anzi!)...nè un orribile incubo, ma il dark side dell'esistenza...quello necessario e "vitale"...che ti fa apprezzare la luce e protendere verso di essa!
...come in fotografia, quando noi cerchiamo di riempire l'inquadratura con quella bellezza o quei significati che colmano il nostro IO!!!!!
carissimo...è un piacere vederti seduto al "mio" tavolo: che vino preferisci?
visto che ti trovi...magari dopo il 3° bicchiere...in vino veritas...mi daresti il tuo sincero pensiero sul "vuoto fotografico" di cui si parla anche qui?
sono ammesse anche le parolacce (vai tranquillo...non ti inibire!!!!!ahahahaha)
a quanto pare...il "cazzicanismo" (come l'influenza stagionale) non è ancora arrivato su FPDI!
ed è per questi diversi concetti di "vuoto di significato" che volevo aprire un...safari fotografico!
Grazie Oretta: il tuo commento mi sbilancia la foto...riempendola!!!!!
(hai rovinato il suo significativo "vuoto di significato")
nella speranza che questa discussione venga notata anche dagli "organizzatori" (così magari la prendono in considerazione), ti dico, come avevo già scritto in precedenza, che è FONDAMENTALE il "perchè" della sua scelta da parte dell'autore: deve scrivere cosa "non vede", deve descrivere il suo "vuoto"!
Saprai che gli psicoanalisti (anche quelli schizzati e falsi come me) "fanno" molto parlare...prima di dire qualcosa: quindi ho bisogno di sentirvi prima, stesi sul lettino,...e poi, se riesco a mettervi a nudo, mi giro dall'altra parte!!!!
(grazie...comunque!)
che ne pensi del concorso sul tema <fotografa il tuo "nulla"> ? potrebbe essere una sfida interessante per un fotografo? (per uno psicoarchitetto...lo è!)
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