Grido di rivolta di un ragazzo genovese (Giovanni Battista Perasso) che con il lancio di un sasso contro un ufficiale asburgico, il quale pretendeva di essere aiutato dai civili a spostare un pezzo di artigliera rimasto impantanato nel fango, scatenò il moto popolare che si concluse con la cacciata dell'invasore. Era il 1746. Oggi la chiamerebbero intifada, ma non a Genova. La foto invece è scattata a Torino: il ragazzino lancia qualcosa - di non meglio identificato e per ragioni di gioco - in un luogo pacifico nato per conseguenza di guerra: la basilica di Superga, inaugurata nel 1731. Quindi come periodo siamo lì. "Che l'inse" viene dal verbo ligure insâ: iniziare un pane o una torta, o figurativamente una lite, un moto. Quante cose può evocare un lancetto?
(Un amico mi ha suggerito questo tipo di post con lo scopo di mettere in risalto la zona dell'azione)
Commento/Comment
bellissima compo luce stupenda !!!
molto bella la scena ed il momento fermato
Ottima proposta...e ottimo bianconero...
ottima la descrizione , ma pure la foto e' molto descrittiva , fantastica
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