"Correvano gli anni 80 dello scorso secolo,probabilmente 82-83, un ragazzo sbavava davanti ad una Nikon F3 che si mostrava senza vergogna nella vetrina di un negozio di fotografia, prezzo impossibile, sogno impossibile.
Finito di sbavare davanti all'F3, il ragazzo, andava a sbavare intorno alla bonazza di turno per poi tornare a sbavare davanti all'F3, sognando di fotografare (vabbè diciamo fotografare) la bonazza del gruppo..... un giro senza fine.

Passano gli anni, la vita fa il suo corso, le bonazze invecchiano e diventano signore di mezza età, l'autofocus prima e il digitale poi sono i nuovi miti. La strada è sempre quella ma oggi non ci passo praticamente mai, gli amici di un tempo sono persi dietro a chissà quali vite.

Poi accade che.......
Su quale base la testa ti impone di passare da quella strada??? Quale meccanismo infame ti porta l'occhio su quella vecchia vetrina del negozio dell'F3 di tanti anni fa???? Quale meccanismo perverso fa si che ci sia un parcheggio libero proprio davanti a quel negozio???? Perchè decido di fermarmi e scendere a guardare al vetrina??? C'era forse un solo fottuto motivo per guardare quella vetrina???

La vedo, stupenda come un tempo (non la bonazza del gruppo, quella è invecchiata), gli anni sembrano non essere passati. L'orologio della sinagoga di Praga riprende a segnare il tempo al contrario.
E' lei: la mitica F3. Perfetta, nuova imballata e sigillata, coccolata con amore da un probabile collezionista. L'F3 dei sogni. Mia nel tempo di un amen.

Esco, mi guardo intorno ma non vedo Marco Valerio Silvia Laura Alberto (giusto, sono chissà dove dietro alle loro vite), stesso posto ma un altro tempo, stringo l'F3 con la disperazione dell'ultimo appiglio ad un tempo che non esiste più.
Vorrei piangere ma mi metto a ridere e mi dico "che bello che è stato, e che fortuna esserci stato".
Suona il telefono, se rispondo distruggo il momento magico e sputo in faccia al ragazzo degli anni 80.... lo spengo. Rido ancora e vado a studiarmi le istruzioni dell'F3 sulla panchina dei giardini....... vuoi vedere che riappare anche la bonazza del gruppo!!!!"


Qualcuno di voi ha già letto questa storia, per gli altri spero sia uno spunto per fare due chiacchere.


 

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Risposte a questa discussione

Che storia splendida Walter !! ..e scritta benissimo tra l'altro ! . Ricordo che feci i salti mortali per racimolare i soldi per comprarmi una Canon A1 , ci arrivai dopo aver fatto pratica ( poca perchè lui era geloso) con la Minolta del mi' babbo! 

Me la portavo al letto , davvero! ...il suono che faceva quando scattava ti riempiva la mano ... ed al collo era un supplizio tanto era pesante , tutto ferro di quello buono! ... ma era una goduria. Lo scatto era ( ed è tutt'ora per scelta o abitudine rimasta ) uno , unico ed irripetibile perchè costava troppo e l'attesa di vederlo era spasmodica , ma metteva ancor più sale in quello che facevamo. Ho anche fatto un servizio fotografico allo sposalizio di un caro amico .... sapete cosa ? mi vendettero delle pellicole avariate e tutte le foto vennero giallastre ... una tragedia ... (anche per il fotografo però ) . 

Un "bel" giorno vado in ferie e chissà chi mi porta via tutto , piango come un vitello e non scatto più , non ci riesco .

Ebbene, mi ricordo ancora tutte le foto dell'ultimo rullino .

Più di 10 anni dopo torno a comprarne una identica da un amico , ma , strano a dirsi , non è più la mia e rimane nel cassetto . Anni ancora dopo mia moglie mi regala una digitale bridge Nikon e ricomincio , prima svogliatamente , poi più intensamente fino alla reflex.... bella , buona nelle 1000 funzioni , leggera e maneggevole ...ma di plastica .  

L'amico dello sposalizio dice sempre "... a volte si , a volte no ... o' nulla un'è peggio?"  

 

Questo racconto è bellissimo, carico di passione e sentimento. Certe emozioni te le porti dietro, impresse nella mente.

I ricordi sono le cose più belle della vita...circa un mese fa, a casa "del mi babbo" sono spuntati fuori due cimeli: il regalo del mio 6° compleanno, una Polaroid Spirit 600, quella che faceva le istantanee giallastre, e la sua Olympus Trip 35, che poi è stata la mia prima vera macchina fotografica...andavamo insieme a comprare le pellicole...

La Polaroid non funziona più, la Olympus invece si...era una semi-automatica. Aveva 4 tipi di messa a fuoco "fissi". Decidevo il tempo di esposizione (erano solo due, mi sembra) e lei impostava il diaframma...che foto carine però faceva...

Dal 1997 fino al 2008 non ho più scatatto...per ben 11 anni sono rimasto lontano da questo fantastico mondo, adesso mi chiedo come ho fatto...poi tre anni fa la mia fidanzata mi regala una Bridge della Sony..e da quel momento la storia è cambiata...ho bruciato qualche tappa, fatto molti errori..ma chi se ne importa..l'importante è crescere, scattare e condividere quella magica passione che è la Fotografia....

oltre un buon dito (di scatto) una buona penna .... mi hai fatto davvero commuovere , sembra un po' "il ragazzo della via gluk" in veste fotografia , in veste che noi appassionati da sempre di fotografia conosciamo e capiamo benissimo ... 

colgo l'occasione per salutare un amico che non c'e' piu' da tempo ... ma che mi ha dato la possibilita' di avvicinarmi a macchine che non avrei nemmeno potuto toccare .... ciao grande Franco Navarra .....  ti ho voluto bene come ad un padre ;)

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