Buongiorno amici di FPDI, oggi una notizia per riflettere.

Nell'Ungheria che vira pericolosamente a destra in una prospettiva xenofoba ed antieuropeista accade anche questo:

http://www.theguardian.com/world/2014/mar/14/hungary-law-photograph...

L'articolo è del quotidiano The Guardian ed è datato 14 marzo 2014.

Di seguito vi allego una sommaria traduzione... perdonate la mia non perfetta conoscenza della lingua e comunque potete e dovete leggervi l'articolo in originale

" Chi ha in programma un weekend a Budapest prenda nota. Dal 15 marzo una nuova legge del Codice Civile vieta a chiunque di scattare fotografie se nell'inquadratura c'è un soggetto riconoscibile che non sia stato debitamente informato.
I funzionari governativi affermano di aver solamente attualizzato ed esteso la normativa esistente alla ripresa di fotografie in luoghi pubblici.
Tuttavia i fotografi ed intellettuali ungheresi affermano che in tal modo si sta portando il paese che ha dato i natali  a Joseph Pulitzer  e Robert Capa, fuori dal passo dell'Europa.

Il pericolo strisciante è quello di imbrigliare e controllare l'opera di fotografi e giornalisti senza contare il gran numero di cause civili che tale legge potrebbe generare.

Ákos Stiller , un fotoreporter del settimanle HVG, del New York Times e di Bloomberg, afferma che l'Ungheria è un paese di grandi e solidi tradizioni fotografiche ma con questa nuova nuova legge sarà difficile continuare e perpetuarle. Robert Capa si vergognerebbe di tutto questo e non avrebbe certo potuto fare quello che ha fatto! "

Un saluto e buona lettura e riflessione!

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Risposte a questa discussione

con il mio inglese maccheronico ho letto l'articolo e sono restato allibito oltretutto avevo intenzione di di farmi un week con alcuni amici a Budapest , spero che in tanti leggano questo articolo così da far crollare il turismo se lo meritano , povero Capa , grazie Lodo sempre attento ciao Marco

Grazie Marco di aver lasciato un segno del tuo passaggio.

Anche io avevo, tra le varie mete papabili, proprio Budapest. Tuttavia alla luce di questi avvenimenti credo che opterò per altri lidi.

E' notizia di questi giorni che il virtuoso pianista András Schiff, concertista di livello assoluto, ha deciso che non metterà più piede in patria almeno fino a quando in Ungheria ci sarà la pericolosa deriva neonazista che sta allontanando il paese dall'orbita europea.

Un saluto

mi auguro che questa deriva non dilaghi , già è diventato difficile scattare se poi ci si mettono anche i regimi aiuto. Ti racconto un aneddoto , qualche settimana fa ho accompagnato mia moglie in un centro commerciale , mentre lei bighellonava in giro io in compagnia della macchinetta di turno scattavo qua e là finchè non sono stato fermato da alcune guardie affermando che era vietato , alla mia domanda lecita "perché" , risposta per la privacy , io allora spegnete tutte le telecamere in giro o per voi non vale , conseguenza accompagnato fuori dal centro commerciale , le foto le ho salvate perché avevo la doppia scheda . come vedi siamo già in uno stato di regime purtroppo ognuno decide le proprie leggi lecite o no a proprio vantaggio figuriamoci se diventano leggi ciao e buona luce Marco

Ciao Marco, buona luce anche a te!

Non andare in Ungheria e nei luoghi similari è un'arma, lecita, ed anche potente a ns. vantaggio......

grazie Lodo...invece bisognerebbe andarci a fotografare in massa...un bel gruppone tutti insieme tutti con macchinetta fotografica...

Grazie Stefano e Francesca.

Francesca, io non me la sentirei di sfidare la polizia di un paese che ha Viktor Orbán quale primo ministro!

Quelli menano sul serio e le galere ungheresi sembrano non essere proprio Hotel a cinque stelle!

Un saluto

Lodo...un bel gruppone misto con fotoreporter da tutti i paesi...spero che chi fa questo come mestiere sia ancora mosso da qualche sentimento autentico...io mi accoderei

Ho dei contatti diretti con l'Ungheria. Amici docenti universitari e giornalisti.

Il clima è davvero molto pesante ed il governo sta attuando una stretta censoria su tutte le forme d'informazione, di espressione artistica e culturale.

Come in altri luoghi si cavalca la crisi ed il populismo ma qui, rispetto ad altrove, questi sono già al potere e lo vogliono rendere assoluto!

Mala Tempora Currunt!

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